Pietro Ficarra è una vecchia conoscenza del Caffè Galante e degli amici che nei vari modi possibili (fisici o digitali) “frequentano” questo “luogo”; la pandemia, ancora in atto, non ha permesso nell’anno appena trascorso (e non sappiamo ancora per quanto tempo) l’ormai usuale organizzazione di eventi degli ultimi dodici anni (se si esclude la Notte per la Cultura svoltasi nello scorso Agosto). La voglia pertanto di “riaprire” le sue porte è forte e l’occasione graditissima ce la offre appunto Pietro che “torna” al Caffè Galante per presentarci il suo ultimo lavoro, “La cucina e la gastronomia dei Nebrodi, tradizione e innovazione”, che incuriosisce già dal titolo e dalla foto di copertina; cosa sarà mai quel fiore che va formandosi tra mani sapienti? Lo scoprirete dalla viva voce di Pietro, e ancor più leggendo il suo prezioso saggio, che ci parla di questo angolo piuttosto esteso di Sicilia, domenica 17 Gennaio alle ore 17.30 collegandovi in diretta online tramite questo link (ricordiamo che nel momento in cui ci si collega è necessario dare il consenso per l’utilizzo sia dellla webcam che del microfono, soprattutto se si desidera successivamente intervenire). Avrete la possibilità di ascoltare Pietro Ficarra, di vedere in anteprima immagini del suo lavoro e di interloquire direttamente con lui per confrontarvi o per porgli domande che possano soddisfare la vostra curiosità. Inutile dire che, vista l’organizzazione dell’incontro a cura dell’Associazione Caffè Galante, una buona parte della presentazione sarà dedicata alla scoperta dei dolci dei Nebrodi, tra cui gli immancabili pasticciotti di carne e i cardinali, esclusivi della pasticceria di Patti, e le altre “nobili” preparazioni dolciarie nebroidensi, non meno importanti ed esclusive della nostra storia e tradizione.
L’attualità del cibo, della cucina e della gastronomia dei Nebrodi vuole dire soprattutto varietà, arricchita da molteplici apporti e da una cultura alimentare antica che in Sicilia si è sedimentata nei secoli e che il libro vuole fotografare sia nei suoi aspetti attuali che in quelli meno recenti. Il libro parla alle persone che quel territorio abitano e che magari potrebbero scoprire qualcosa che ancora non sanno della vallata vicina, ma si propone anche di fare conoscere a tutti gli altri, compresi i molti figli di questa terra sparsi per il Mondo, la cucina e la gastronomia dei Nebrodi. Il lavoro vuole avere un approccio libero dalle necessità della retorica e della comunicazione dell’ottimo, unico e buono del nostro cibo, anche se si sforza di inquadrare e offrire le conoscenze in trame e modelli che siano riconoscibili dagli appassionati di cucina regionale, dagli affezionati dei tour gastronomici o dai devoti del libro di ricette, anche rimanendo lontano dall’impostazione che potrebbe piacere a chi si occupa di cucina per professione.
Pietro Ficarra, dopo la recente pubblicazione del volume “Dalla natura alla tavola: erbe e frutti spontanei delle vallate dei Nebrodi”, presentato insieme alla moglie, coautrice, al Caffè Galante nel Settembre del 2019, torna a ricercare dettagli e significati nelle cose dei Nebrodi che nella loro accezione geografica rappresentano una parte importante e per certi versi “diversa” della Sicilia. L’autore, nativo di San Piero Patti, sebbene da molti anni residente in Lombardia, dove dalla prima metà degli anni Ottanta è stato responsabile di molti servizi socioculturali nelle amministrazioni di grossi centri della Brianza e del Milanese, non ha mai reciso i legami con la sua terra d’origine. Ha pubblicato lavori e articoli sulla storia e sulle istituzioni della cultura e si occupa per passione di etnobotanica alimentare, avendo all’attivo numerosi volumi della collana Cucina selvatica, a partire dalla “Guida alla cucina selvatica quotidiana per tutti. Erbe e frutti spontanei: raccolta, utilizzi e gastronomia” del 2019.
Per chi volesse acquistare il volume, segnaliamo che è possibile farlo online presso questo indirizzo o presso le librerie locali (a Patti ad es. presso la Llibreria Mondadori di piazza Marconi).
Si è svolta ieri presso l’Università di Palermo la giornata dedicata alla rigenerazione urbana nell’ambito del ciclo di seminari “Innovazione Tecnologica nella Pubblica Amministrazione e Sviluppo Sostenibile”, avviato lo scorso 15 Ottobre e organizzato dalla associazione ComPa APS e dalla comunità studentesca di VivereAteneo.
Tra le esperienze di valorizzazione e impegno civico scelte per l’occasione dagli organizzatori, figurano anche quelle legate ad alcuni dei “luoghi del cuore” siciliani maggiormente votati durante l’ultima edizione del censimento del FAI: Fiume Oreto, Caffè Galante, Parco Tindari.
Pubblichiamo qui di seguito le slide del nostro intervento: “Caffè Galante, heritage e innovazione”
“Dalla natura alla tavola. Buoni da mangiare: erbe e frutti selvatici delle vallate dei Nebrodi” è il titolo completo del libro di Pietro Ficarra e Stefania Scaccabarozzi che gli autori presenteranno domenica 1° Settembre alle ore 18.00 presso il Caffè Galante.
Il lavoro, dedicato al territorio dei Nebrodi, tratta della raccolta e dell’uso in cucina di erbe e frutti selvatici del nostro territorio ed è il naturale completamento di un’ampia panoramica sulle principali piante spontanee di uso culinario nel nostro Paese (esce infatti dopo la “Guida alla cucina selvatica quotidiana per tutti. Erbe e frutti spontanei: raccolta, utilizzi e gastronomia” e “Dalla natura alla tavola. Buoni da mangiare: erbe e frutti selvatici della Brianza e del Triangolo Lariano”) e di un ampio lavoro, ormai più che decennale, portato avanti sul sito www.piantespontaneeincucina.info dove gli autori, oltre a curare aspetti di natura etnobotanica e culinaria, pubblicano articoli, ricette, bibliografie, informazioni sul tema, sulle iniziative gastronomiche e su quelle formative che hanno luogo in tutta Italia.
La guida che gli autori presentano in questo incontro, può tornare utile non solo agli appassionati del naturale o della cucina creativa ma anche a chi ama la cucina di ogni giorno, nelle forme non necessariamente “impegnate”, ed è utile anche a coloro che nel territorio risiedono e sono variamente interessati ad attività divulgative o di educazione ambientale, o a chi è più attento allo sviluppo turistico, e non solo di prossimità, e anche ad avveduti ristoratori che intendano proporre menù a base di erbe spontanee, per soddisfare la domanda dei molti che amano abbinare le passeggiate alla gastronomia.
Gli autori (Pietro Ficarra, in particolare, è nativo di San Piero Patti) si occupano da oltre un decennio del tema delle piante spontanee di uso alimentare; al tema si approcciano a partire dalla loro formazione, storica e antropologica, applicata alla cultura alimentare delle diverse tradizioni italiane svolgendo collaborazioni e ricerche, corsi sul riconoscimento e l’utilizzo in cucina delle specie e consulenze nell’ambito della ristorazione, della promozione del territorio e del turismo e dell’educazione ambientale, non trascurando gli aspetti che interessano le istituzioni della cultura e le buone pratiche ecosostenibili.
Il 4 Gennaio 2019 sarà finalmente inaugurata ed aperta al traffico la via prof. Michele Angelo Mancuso; per l’occasione, nel corso della giornata, si svolgeranno due eventi.
Al mattino, alle ore 11.30 nei pressi della Concattedrale, all’inizio della nuova via, alla presenza del Sindaco e dei familiari, sarà scoperta la targa con il nome del nostro beneamato concittadino; seguiranno brevi interventi da parte del Sindaco e dei figli per ricordare e commemorare la sua figura.
Nel pomeriggio, presso il Caffè Galante in via Regina Elena 15, alle ore 17.00, si svolgerà un evento commemorativo durante il quale, dopo il saluto iniziale del Sindaco, saranno letti da Benito Bisagni alcuni brani tratti dalle opere del nostro, e saranno proiettate alcune parti dell’intervista al prof. Mancuso realizzata a suo tempo da Masino Bisagni. Seguiranno alcune testimonianze di amici e gli interventi del pubblico.
Caffè Galante, via Regina Elena, 15 e piazza Luigi Sturzo
Centro Storico di Patti
Caffè Galante, lo storico caffè liberty di Patti, partecipa al nono censimento de “I Luoghi del Cuore”, il famoso contest organizzato ogni due anni dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, per promuovere il recupero e la salvaguardia dei luoghi da non dimenticare, dei luoghi che fanno bella l’Italia
I luoghi che alla fine del censimento avranno cumulato un minimo di duemila voti potranno inoltrare al FAI una richiesta d’intervento di restauro.
Per sensibilizzare la cittadinanza e invitarla a dare il proprio voto al Caffè Galante e favorire così il restauro di un gioiello liberty nel cuore della città, musicisti, artisti, attori, registi, intellettuali, cantautori, pittori, fotografi, insieme, con il coordinamento di Anna Ricciardi, daranno vita ad un evento speciale, un happening, che ha l’obiettivo di voler proteggere e raccontare la bellezza di un luogo unico nel suo genere, il Caffè Galante, crocevia di culture e segno dell’identità di una città.
Una Domenica Galante prenderà il via al mattino e sarà caratterizzata da un’installazione artistica, da esposizioni di quadri e fotografie, dal coinvolgimento dei ragazzi della Scuola Media Bellini in attività creative e proseguirà, nel pomeriggio, con il dibattito “Quale futuro per il Caffè Galante?” e subito dopo con uno spettacolo in cui si esibiranno artisti di varie discipline.
All’interno del Caffè Galante durante tutta la giornata saranno presenti delle postazioni dove il pubblico potrà esprimere il proprio voto. Chi volesse votare online può invece farlo seguendo il link
ore 10.30: apertura del Caffè Galante e libero accesso alle esposizioni all’esterno e all’interno del locale; piazza Sturzo:
Installazione artistica a cura dell’Associazione Artisti per Caso. Caffè Galante:
opere pittoriche e fotografiche di Laura Costantino
fotografie di Alice Fasolo e Alessandra Baiocchi
foto subacquee di Salvo Amato
opere dell’AssociazioneAgorartis coordinata da Giuseppe Pizzardi.
ore 11.00: Contest di caviardage sulle pagine più celebri della letteratura siciliana, a cura della Scuola Media Bellini
ore 16.00: Dibattito, Quale futuro per il Caffè Galante? Interverranno: Mauro Aquino, Sindaco di Patti Renato Di Blasi, Presidente Assemblea dei Sindaci del Consorzio Tindari-Nebrodi Giulia Miloro, capo delegazione FAI di Messina Teresa Pugliatti, già prof. ordinario di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Palermo Antonio Presti,Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Fabio Fornasari, architetto museologo (in collegamento da remoto) Angela Pipitò, responsabile Italia Nostra Nebrodi Filippo Nasca, direttore generale presso la Regione Siciliana Luigi Giacobbe, storico dell’arte Giuseppe Lembo, Presidente Pro Loco Patti Nino Galante, Comitato Pro Caffè Galante.
Coordina Salvatore Pantano
ore 17.30: Happening Arte per Arte Parteciperanno
I solisti del Coro Lirico Siciliano
Valentina Martino, Stefania Di Stefano, Stefano Molica, Antonella Molica in “Patti allo specchio” Marco Zappia, piano; Claudio Faranda, flauto; Simone Corso in “Detto Vann’Antò“; Adriana Mangano ne “Il ritorno di Colapesce”. Ensemble di musica popolare:
Salvo Nigro, canto, flauti e plettri Franco Arigò, chitarra Federico Chiofalo, organetto e tamburi Gigi Perroni, percussioni Carmelo Finocchio, basso Vincenzo Pinzone, fisarmonica Stefania Di Stefano, canto Cinzia Maccagnano, voce recitante di “Vento a Tindari”
Coordinamento, Anna Ricciardi
Gli organizzatori ringraziano per la disponibilità l’Amministrazione Comunale di Patti e per la collaborazione l’Unione Commercianti Pattesi.
Cinzia Maccagnano, attrice di fama nazionale: «”Vento a Tindari” è la lirica più rappresentativa del rapporto di Quasimodo, con la nostra città e con gli intellettuali pattesi che amavano riunirsi al Caffè Galante: e con questi versi vorrei sensibilizzare tutti per la tutela e la valorizzazione di un luogo, memoria di cultura e poesia. Sono felice di poter contribuire alla “rinascita” di un movimento culturale che si raccoglie attorno al Caffè Galante come occasione d’incontro e crescita. Il Caffè può essere simbolo di questo ritrovato e necessario movimento culturale che in passato ha fatto grande la città di Patti ed ha costituito terreno fertile da cui la nostra generazione ha tratto nutrimento per i propri sogni e progetti».
Stefano Molica, Associazione Nuovi Teatri: «Nino Falcone e Franco Martines ci hanno lasciato un archivio storico importantissimo: quartieri, personaggi, modi di dire e perfino imprecazioni, rivivono in “Patti allo specchio”, un libro che ogni pattese dovrebbe leggere per ritrovare parte di sé o per scoprire di appartenere a questi luoghi pur non avendone memoria. Il Caffè Galante è parte della nostra storia sociale e culturale. Intellettuali e gente comune hanno trascorso, fra quei tavoli, il tempo di un caffè o giornate intere. Anche lì, ognuno di noi troverebbe qualcosa che è appartenuta ad un parente, una storia comune con un amico, una diatriba fra amanti… insomma, tutti sono passati dal Caffè Galante. E tutti dovrebbero passarci ancora una volta e un’altra ancora, per ritrovarsi insieme, pattesi e non, nuove e vecchie generazioni, nel tentativo di ricostruire una tessitura sociale, un senso di appartenenza che non tenda alla conservazione delle divisioni culturali, ma all’avvicinamento fra queste, per una Patti allo specchio davvero radiosa».
Marco Zappia, giovane pianista: «Ritengo sia importante che ciascuno di noi dia il proprio contributo, nel mio caso attraverso la musica, per far rivivere il Caffè Galante che è stato e spero continui ad essere luogo di incontro ricco di memoria e arte».
Salvo Amato, istruttore di immersioni ed esperto naturalista subacqueo, specializzato in fotografia subacquea: «Ho sentito subito il coinvolgimento ed ho messo a disposizione alcune opere che il mare di Patti mi ha concesso, sono immagini del mondo sommerso che esaltano la bellezza del Mediterraneo e del Golfo di Patti con cui spero di poter contribuire ad una raccolta di voti proficua».
Simone Corso, giovane attore: «Penso che il presente non debba somigliare al passato, ma solo conoscendo chi siamo stati possiamo somigliare a noi stessi. Al Caffè Galante si trovavano poeti e pensatori, costruttori di bellezza. Far rivivere quel luogo può far rivivere una parte di noi di cui oggi, nel mondo, c’è assoluto bisogno».
Adriana Mangano, giovane attrice messinese, legge un breve racconto di Nunzia Lo Presti (autrice e attrice): «I luoghi non sono posti vuoti e farli vivere è una riconquista continua, vuol dire non dimenticare chi ci è passato prima di noi, tramandare quello che è stato, guardandolo con occhi nuovi. E forse il senso delle tradizioni oggi è anche quello di ripensare il mito: guardare avanti con memoria dei propri passi, cercare dettagli nuovi ogni giorno, anche se si fa sempre la stessa strada».
Salvo Nigro, compositore e musicista: «Racconto una Sicilia antica attraverso i canti d’amore e di lavoro: la musica tradizionale riflette le vicende storiche di un popolo e immagino che nei suoi quasi cent’anni di vita il Caffè Galante abbia raccolto le testimonianze più autenticamente identitarie di una città che rivendica la forza della sua memoria».
Nell’evento che sosterrà e promuoverà il restauro del Caffè Galante, un gioiello Liberty nel cuore di Patti, la neonata Associazione di Promozione Sociale Agorartis, propone i dipinti del maestro Giuseppe Pizzardi.L’artista, in queste sue opere, elimina ogni aspetto decorativo alla ricerca dell’assoluto che, sulle tele, si manifesta attraverso il colore sublimato dalla rarefazione dei bianchi, dell’ocra e delle terre. All’interno di una geometria ben calibrata, emergono simbologie che alludono al misticismo ed evocano reminiscenze lontane, arcaiche, pervase da un’atmosfera che induce al silenzio, alla riflessione, alla meditazione.
Associazione Artisti per Caso. Le installazioni vogliono evocare attraverso le figure emblematiche e notevoli che frequentarono il Caffè Galante il senso profondo dell’Arte come arma di rivoluzione sociale.
Laura Costantino. Omaggio al Caffè Galante. Una bellezza vissuta, lontana dai canoni estetici del mondo contemporaneo. Un volto solcato da rughe profonde, in cui la linfa vitale scorre ancora, nonostante l’età avanzata. Una donna anziana che stringe a sé un infante, una “Madre” che stringe a sé l’intera fragilità umana. Una donna che stringe sé stessa in un abbraccio, nel tentativo di proteggersi da una minaccia che incombe sulle sue esili certezze, quelle che quotidianamente ha opposto alla distruzione della sua intera identità. In una società che corre veloce e baratta l’umanità per l’effimero, la vita reale per quella ideale, la naturalezza per l’artefatto, tutta questa tensione emotiva si sposta dal livello figurativo a quello metaforico, tramite il quale l’artista prova a comunicare la sua urgenza narrativa.
I solisti del Coro Lirico Siciliano omaggeranno il Caffé Galante immaginando le canzoni e le arie che dal grammofono si spandevano dentro la sala nel segno di una musica senza tempo come l’identitá di questo luogo.
Extremo Sud, band di musica popolare siciliana, nelle parole del suo portavoce Stefania Di Stefano: «Riproponiamo canti tradizionali siciliani rivisitati e contaminati con suoni contemporanei. Contribuiamo con la musica a preservare un luogo simbolo della cultura della città, in cui presente e passato si uniscono».
La Scuola media Bellini di Patti parteciperà all’evento con un contest di caviardage, tecnica nata dalla geniale creatività dell’artista barcellonese Emilio Isgrò, le cui opere, realizzate con il linguaggio artistico della “cancellatura”, hanno riscosso un successo internazionale. Alunni ed insegnanti della Scuola media Bellini inviteranno tutti i partecipanti a cimentarsi con tale tecnica, in una attività che dalla cancellatura di parole o intere frasi di una pagina di testo letterario riesce a far nascere, creativamente, testi, poesie, pensieri. «Nuovo non è ciò che non c’era prima; nuovo è ciò che riesco a scoprire e far riemergere di buono e positivo in ciò che ho ricevuto dalla tradizione, in ciò che già c’è e di cui magari non mi ero mai accorto. Un po’ come il tentativo, a cui questa iniziativa è legata, di dare “nuova” vita al Caffè Galante».
Open Data Sicilia è la comunità regionale, tra le più autorevoli in Italia, ad occuparsi di open data, trasparenza, competenze digitali. Alla nostra città, nello scorso mese di Marzo ha donato l’applicazione Albo Pop Patti e nello scorso 30 Dicembre, al Caffè Galante, vi ha tenuto il suo quarto raduno invernale (qui la nostra fotogallery).
Il raduno invernale di Open Data Sicilia è detto lo Schiticchio perché l’abitudine di vedersi in questo periodo dell’anno nacque dal desiderio degli appartenenti alla comunità di incontrarsi e di passare piacevolmente una giornata intorno ad una tavola imbandita (accadde per la prima volta a Resuttano, quindi a Pedara, poi a Castelbuono e stavolta a Patti). Da lì venne fuori poi l’idea, visto che ci si incontrava, di approfittare della circostanza per dedicare alcune ore della mattinata ad approfondimenti tematici, aggiornamenti e formazione prima di ritrovarsi seduti intorno ad un tavolo.
Anche il più articolato ed impegnativo raduno estivo che si svolge in più giorni, è frutto in fondo dello Schiticchio invernale e del desiderio di incidere significativamente sulla diffusione e l’uso degli open data nella nostra regione e nel nostro Paese (il primo si svolse a Palermo, il successivo a Messina e l’ultimo, l’estate scorsa, a Caltanissetta in forma congiunta con la comunità nazionale di Spaghetti Open Data).
Tornando al nostro raduno, non è la prima volta che al Caffè Galante si parla di open data; la prima volta fu nel Luglio del 2015 in occasione del primo evento regionale dedicato al tema, la Summer School di tre giorni, organizzata in quella circostanza da Lo Stretto Digitale con l’apporto significativo di elementi della comunità di Open Data Sicilia.
Potrebbe stupire che al Caffè Galante i temi affrontati non abbiano solo a che fare con heritage, presentazione di libri e simili. Ma chi conosce bene il Progetto Caffè Galante, sa che dalla fine del 2008, quando quel luogo tornò ad essere fruibile, anche se solo parzialmente e solo per determinate occasioni, l’obiettivo rimane comunque quello di farne un gateway nel territorio e tra territori (grazie alle nuove tecnologie digitali), un luogo per discutere ed affrontare le problematiche più varie che abbiano comunque a che fare con le sfide e le opportunità del presente e del futuro. Per questo, sin da allora, al Caffè Galante furono sperimentati in modo pioneristico i nuovi collegamenti tra territori, ormai non più remoti tra loro, grazie alle possibilità di connessione offerti dalla rete, e affrontate le tematiche d’interesse per lo sviluppo e la crescita degli stessi e della loro qualità di vita; basta guardare, in questo blog, all’elenco dei post contrassegnati dal termine innovazione per rendersi conto di quanti e quali siano stati i temi affrontati o di cui si è discusso. Ad essi si sono ora aggiunti quelli di questo raduno invernale di Open Data Sicilia: la disponibilità di strumenti digitali open per essere tempestivamente allertati dalla Protezione Civile in caso di incombenti pericoli o per conoscere la reale disponibilità e puntualità dei trasporti pubblici urbani anche in realtà non necessariamente metropolitane, o anche la disponibilità di strumenti che consentano ai cittadini di esercitare quel necessario e funzionale controllo dal basso sui nostri politici e sulle nostre amministrazioni per capire quanto e come, bene o male, sia stata in loro riposta la nostra fiducia o siano spese le nostre risorse.
In dettaglio, qui di seguito, gli argomenti della mattinata
– G. Pirrotta, A. Borruso – La “datificazione” degli alert della protezione civile regionale: un prototipo; slide | slide
– G. La Mensa, G. Pirrotta, A. Borruso – Cosa è e come funziona SCATbot, il bot Telegram per avere informazioni in tempo reale sui bus di Caltanissetta; slide
– G. Ragusa, G. Pirrotta – FOIAPop: il punto su uno strumento che sta diventando realmente popolare; slide
– G. Pirrotta, D. Taibi – Un’ontologia dell’Assemblea Regionale Siciliana: il web semantico a supporto del civic hacking; slide
– Open Data Sicilia: riflessioni e obiettivi per il 2018 (e oltre).
A otto anni dalla sua scomparsa, in uno dei luoghi a lui più cari, il Caffè Galante, lo scorso 4 Gennaio, si è svolto l’incontro per ricordare Michele Angelo Mancuso. Grazie alle pagine che ci ha lasciato, è stato possibile rivivere immagini e atmosfere di tempi ormai andati e grazie ai ricordi di familiari e amici che l’hanno conosciuto, di apprezzare l’ingegno, l’umanità e la brillantezza di un uomo arguto, colto e fine narratore votato a trasmettere i valori della bellezza, della cultura e delle tradizioni dei nostri territori.
Durante l’incontro (qui la fotogallery), a cura di Benito Bisagni e organizzato dal Comitato Pro Caffè Galante, sono stati letti, da Marco Mancuso e dallo stesso Benito Bisagni, alcuni brani tratti dalle sue opere, tra cui “Crepuscolo di Maggio” e “La casa alta”(da “Siamo fatti di tempo” – Jester – Firenze 1971).
Si deve a Michele Angelo Mancuso il grande merito, tra i tanti, di aver impresso in maniera indelebile nelle pagine dei suoi scritti momenti della nostra storia cittadina e di averli resi vivi e vividi grazie alle sue capacità narrative. In esse vi troviamo anche episodi che riguardano la storia del Caffè Galante, in “Rapsodia Paesana”, in “Una lontananza di anni luce” e nella biografia del padre.
Per i meriti e per l’affetto di cui godeva, durante la serata, è stato chiesto al Comitato Pro Caffè Galante di farsi portavoce presso l’Amministrazione Comunale dei sentimenti e del desiderio dei convenuti che presto possa essergli dedicata una delle vie della città che ha così tanto amato.
Michele Angelo Mancuso, naque a Patti il 30 Settembre del 1925 da Iolanda Ocera e Michele Mancuso, illustre scrittore siciliano. Conseguì la maturità classica all’età di sedici anni, al termine della quale si laureò a Palermo in Lettere e Filosofia, discutendo una tesi sulla poetica di Paul Fort. Vincitore di concorso a Cattedra e per Merito Distinto, giovanissimo intraprese la carriera di insegnante in diversi istituti medi superiori. Nel frattempo collaborò come articolista a diversi periodici locali, interessandosi soprattutto di storia, arte ed etnologia.
Nel 1978 conseguì la laurea in Architettura presso la pubblica Università Ca’ Foscari di Venezia, abilitandosi alla professione di architetto che svolgerà in seguito con passione. Inoltre, i suoi molteplici interessi lo porteranno a occuparsi di musica, teatro e folklore per tutta la vita, partecipando attivamente a diverse manifestazioni culturali, nonché organizzando incontri letterali e rappresentazioni teatrali tra Patti, i Nebrodi e Gioiosa Marea. Nel 2000 sarà ospite del Casinò di San Remo dove presenterà la sua opera “Sonata per chitarra e lampione”.
Ha tenuto la presidenza della Pro loco di Gioiosa Marea, del Centro studi folk e del gruppo folk “I Nebrodi” di Ficarra, nonché della Società Pattese di Storia Patria.
Numerose e continue nel tempo le pubblicazioni; tra esse ricordiamo, i saggi: “Contenuto e forma”, del 1969; la raccolta di poesie “Siamo fatti di tempo”, del 1971, per Jester; le narrazioni biografiche: “Arenaria Creta e memoria”, del 1990, per Pungitopo; “Una lontananza di anni luce”, del 1995, per Associazione Beniamino Joppolo, e “Sonata per chitarra e lampione”, del 1995; la raccolta di racconti “Rapsodia paesana”, del 2006, per Yorick, e i romanzi “I fiori del Mandorlo”, del 2003, e “Sulla costa alta”, del 2008, apparso postumo, entrambi per Yorick.
Michele Angelo Mancuso è scomparso a Patti il 2 Dicembre del 2008, all’età di 83 anni, portando con sé uno smisurato serbatoio di memorie, di episodi e di vita culturale siciliana e lasciando un grande vuoto di umanità e di principi etici.
a partire da sinistra, Paola Di Rosa, Filomena Tucci, Carmelo Lembo
Si è tenuta lo scorso 21 Dicembre la presentazione del libro di Filomena Tucci “Soft Revolution”, L’Erudita editrice.
La pubblicazione del libro della Tucci è stata l’occasione per tornare a parlare di innovazione al Caffè Galante, riflettere per capire in che cosa consista e come si possa tentare di attuarla.
Filomena Tucci, laureata in economia con lode, master in Statistica, dottorato in Governance Pubblica, esperienze varie con le startup e altre cose ancora, ma soprattutto esperta del mondo digitale racconta nel suo libro le esperienze d’innovazione incontrate e che incoraggiano ad aver fede nel cambiamento e nel potere dell’innovazione, in quella “Soft Revolution” che consentirebbe, anzi che già sta consentendo al nostro Paese di crescere meglio.
Insieme all’autrice erano presenti all’incontro Carmelo Lembo, dell’Associazione BIOS, esperto di progettazione comunitaria, e Paola di Rosa, fondatrice di AtFactory e protagonista del capitolo dedicato dalla Tucci alla Women’s Revolution.
La Tucci, oltre a raccontare le esperienze in cui si è imbattuta, integra il racconto arrivando ad elaborare delle proposte con l’auspicio che ciascuno di noi possa farle proprie tentando di replicarle.
I vari elementi che compongono la “Soft Revolution” si materializzano quindi in capacità e voglia di iniziativa, creatività, coraggio, etica, trasparenza, coinvolgimento, delle donne in particolare, per costituire una chance alla portata di tutti, o quanto meno dei volenterosi.
da sinistra a destra: Luigi Ferlazzo Natoli, Teresa Pugliatti, Filippo Nasca
Si è svolto lo scorso 10 Dicembre, organizzato dal Comitato Pro Caffè Galante con il patrocinio del Comune di Patti e della Pro Loco di Patti, l’incontro con la prof.ssa Teresa Pugliatti, figlia del grande giurista e umanista Salvatore Pugliatti che tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta del secolo scorso veniva a Patti insieme a Salvatore Quasimodo, futuro premio Nobel per la letteratura nel 1959, per far visita agli amici pattesi della “lieve brigata” di Vento a Tindari, gli stessi che nel 1932 diedero anche vita al periodico locale Vita Nostra.
In uno dei luoghi pattesi, il Caffè Galante, dove gli amici della “lieve brigata” erano soliti riunirsi, Teresa Pugliatti ha rievocato quel periodo grazie soprattutto ai ricordi personali e a quelli trasmessi dal padre.
All’incontro, condotto da Filippo Nasca, è intervenuto anche il prof. Luigi Ferlazzo Natoli, biografo di Salvatore Pugliatti e autore del saggio “Nel segno del destino, vita di Salvatore Pugliatti” – Rubbettino Editore – 2008
I “messinesi” della “lieve brigata”: Salvatore Quasimodo, Salvatore Pugliatti, Enzo Misefari, Glauco Natoli, Vann’Antò, Giovanni Asciak, Nino Mangano, Letterio D’Andrea; i “pattesi”: Raffaele Saggio, Carmelo Sardo Infirri, Giuseppe Mellina, Michele Mancuso.
Il video di Nino Cadili sull’incontro(Nino Cadili ha realizzato una sintesi dell’incontro integrandola e arricchendola con rari documenti fotografici e video)
Venerdì 25 Novembre 2016, alle ore 18.00, presso il Caffè Galante, in via Regina Elena, 15 a Patti, si costituirà il Comitato Pro Caffè Galante.
Il Caffè Galante è l’ultimo caffè storico rimasto in Sicilia, è un luogo unico nella nostra regione che va valorizzato e difeso, un luogo che ha una storia da raccontare ed un’unicità che ne fa un potente attrattore culturale e turistico, un’autentica ricchezza del territorio.
Ecco perché crediamo sia venuto il momento di costituire il Comitato Pro Caffè Galante; l’occasione, per chi vorrà farne parte liberamente e senza alcun onere d’iscrizione, per testimoniare con forza l’amore per questo luogo e per esprimere sostegno verso chi vorrà adoperarsi per trovare soluzioni che consentano di riaprirlo stabilmente.
L’8° Censimento FAI de “I Luoghi del Cuore” sta dando l’opportunità di vedere quanto numerosi siano coloro che dimostrano amore per il Caffè Galante.
Questo incontro sarà dunque l’occasione per:
– costituire il Comitato Pro Caffè Galante,
– raccogliere su appositi moduli i voti di quanti pur volendo votare hanno incontrato difficoltà a farlo on line
– presentare alcuni degli eventi che a breve si svolgeranno all’interno dello storico locale.
Presenzierà all’incontro come gradita ospite d’onore la prof.ssa Teresa Pugliatti.
Coloro che, pur non potendo essere presenti all’incontro, vogliano aderire al Comitato Pro Caffè Galante, potranno utilizzare l’apposito modulo di adesione
E’ possibile infine votare on line sulla pagina del “FAI – I Luoghi del Cuore” fino al 30 Novembre 2016, previa registrazione.